mercoledì 22 ottobre 2008

Il mastino nell'arte Assiro -Babilonese

Il mastino nell’arte Assiro-Babilonese
Presso gli Assiri Babilonesi viveva un grosso cane progenitore dei mastini: le costruzioni assire-babilonesi presentano numerosi bassorilievi con scene di caccia ed ovunque presidiano i mastini, cani enormi originati dal cane del Tibet. Il naturalista Keller descrive la diffusione del mastino dal Tibet in Nepal, in India ed in Cina, presso gli assiri-babilonesi ma non in suolo africano all’epoca dei faraoni. Una deliziosa scultura d'arte sumera del II millennio a.c. - oggi al Chicago Museum of Art - ci offre la rappresentazione di una femmina di molosso intenta ad allattare una cucciolata, indicando in quale alta considerazione il progenitore dei mastini dovesse essere tenuto in quella popolazione. Lo storico greco Erodoto, del resto, ci racconta che i re di Babilonia allevavano questi grandi cani in taluni villaggi della pianura: la cosiddetta situla di Nimrud (oggi al British Museum di Londra) ci mostra un cane enorme, di taglia impressionante, alto fino alla cintola dell'uomo armato che lo tiene al guinzaglio, con le rughe e le pieghe tipiche del mastino napoletano. Numerose sono anche le rappresentazioni di cacciatori che si apprestano alla battuta scortati da molossi (la più bella al British Museum di Londra) come i bassorilievi ritrovati a Ninive che raffigurano molossi impegnati nella caccia all'onagro (mammifero simile all'asino domestico). (Foto bassorilievi e scene di caccia)

Bassorilievo: Molosso che allatta
Bassorilievo: Scene di caccia

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